sabato 13 febbraio 2016

Le correnti gravitazionali

...lo spazio e la luce per non farti invecchiare... 


Albert Einstein, Charles Chaplin
Ho letto diverse varianti di questo scambio di battute, comunque:
Einstein a Chaplin:
"Quello che più ammiro nella vostra arte è la sua universalità. Non dite una parola, e nonostante ciò tutto il mondo vi comprende"
"E' vero" replicò Chaplin "ma la vostra gloria è ancora maggiore; il mondo intero vi ammira, anche se nessuno vi capisce"
Tutta la mia conoscenza sulle "correnti gravitazionali" comincia (e finisce) con Battiato e alla sua cura, inutile dire che le cose grandi del cosmo si nascondono ai miei occhi come se neppure esistessero, e non so dire quanto me ne dispiaccia, ma si chiamano limiti perché oltre, così dicono, c'è l'infinito, ed è accessibile solo a chi i limiti li supera.
Albert Einstein, tedesco, nato nel secolo XIX da famiglia ebrea, finito poi in America, genio e, come da copione, "incompreso", arriva ad intuizioni che oggi, a più di 60 anni dalla sua morte, vengono confermate. Ciò enfatizza ulteriormente il suo genio, e "relativizza" noi del duemila e più.
"Ipotizzate un secolo fa dalla teoria della relatività di Albert Einstein, le onde gravitazionali sono le vibrazioni dello spazio-tempo provocate da fenomeni molto violenti, come collisioni di buchi neri, esplosioni di supernovae o il Big Bang che ha dato origine all'universo.
Come le onde generate da un sasso che cade in uno stagno, le onde gravitazionali percorrono l'universo alla velocità della luce creando increspature dello spazio-tempo finora invisibili. Poiché interagiscono molto poco con la materia, le onde gravitazionali conservano la 'memoria degli eventi che le hanno generate."
In questo link, un articolo della rivista on line de: Il messaggero. 


Qui invece un link dedicato a Chaplin: "La vita è troppo bella per essere insignificante" 
Questo post deriva dall'altro mio blog: www.lestanzeletterarie.Blogspot.com 

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